Dopo un percorso di studi orientato all’ archivistica informatica e cinque anni come giornalista cercavo un modo per “dare il nome alle cose”; ho trovato l’architettura dell’informazione.
Dal 2016 lavoro in Etnograph come architetto dell’informazione.
Dopo tanti, troppi viaggi in treno, strumenti sempre nuovi e l’immancabile compagnia del dizionario di latino, mi occupo di user research, architetture informative, brand naming, prototipazione e test di usabilità.
Nel frattempo ho imparato a gestire le criptovalute, a creare contenuti in inglese ed italiano e che si può lavorare per la PA con più soddisfazione che terrore.
La mia arma preferita resta la curiosità.
Ho un mantra: Ho amato le parole e le ho odiate. E spero che siano tutte giuste.